Dimensione standard biglietto da visita
Le dimensioni standard dei biglietti da visita sono di 8,5 x 5,5 cm (5,5 cm di base e 8,5 cm di altezza se scegliete il formato verticale). Stampare a colori su entrambi i lati di un biglietto da visita costa così poco, che in alcuni casi potreste prendere in considerazione l'idea di scrivere le informazioni base su un lato e tutto il resto sul retro.
Confontate questi due esempi: uno sfondo d'impatto può cambiare completamente l'aspetto di un biglietto da visita. Ricordate tuttavia che spesso abbiamo bisogno di scrivere sul biglietto chi ce lo ha dato e perché. Così se usate un colore pieno su una faccia, lasciate uno spazio sul retro dove prendere appunti.
Se stampate i vostri biglietti da visita fai da te a casa o in ufficio, probabilmente non userete uno sfondo colorato per i bigliettini da visita perché questo richiede troppo toner e non sempre la stampa risulta uniforme.
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Progettare biglietti da visita
I biglietti da visita possono rivelarsi una sfida progettuale perché di norma avete la necessità di compattare molte informazioni in uno spazio ridotto. E la quantità di informazioni è andata sempre più aumentando: oltre a quelle ovvie come indirizzo e telefono, oggi probabilmente dovreste aggiungere cellulare, fax (se ancora lo usate), indirizzo email, social network ed eventuale sito web.
Con questo ben chiaro in testa, provate a eliminare tutto ciò che non è assolutamente necessario. Il vostro biglietto da visita non è una brochure. Cancellate parole come «telefono», «email» e «sito web», perché sono informazioni che tutti sanno ormai identificare senza che vengano specificate.
Il formato
Per prima cosa decidete per la creare biglietti da visita se utilizzare il formato orizzontale o quello verticale. Solo perché la maggior parte dei biglietti da visita è orizzontale non significa che debba esserlo anche il vostro. Molte spesso le informazioni si leggono meglio in verticale, soprattutto quando ne dovete inserire molte in quel piccolo spazio. Provate un layout verticale e orizzontale e scegliete quello che meglio si adatta alle informazioni che ritenete utili inserire.
La dimensione dei caratteri
Uno dei maggiori problemi che i principianti incontrano nella progettazione dei biglietti da visita è la dimensione dei caratteri. Di solito sono troppo grandi. Persino il corpo 10 e il corpo 11 che troviamo nei libri sembrano tozzi in un biglietto da visita. E un corpo 12 appare davvero esagerato. So bene che a prima vista sembra difficile usare il corpo 9, o addirittura l'8 e il 7, ma esaminate i biglietti da visita di altri che avete raccolto. Prendete i tre che vi sembrano più professionali e raffinati. Nessuno di loro usa il corpo 12.
Tenete presente che un biglietto da visita non è un libro, una brochure e nemmeno un annuncio: contiene informazioni che un cliente deve assimilare in un paio di secondi. A volte l'effetto complessivo di una grafica elegante può rivelarsi più importante della presenza di caratteri grandi facilmente leggibili anche per vostra nonna.
Una linea coordinata per tutta la cancelleria
Se avete in programma di creare anche carta intestata e buste coordinate, è assolutamente necessario che progettiate tutto in una sola volta. L'intero corredo di biglietti da vista, carta intestata e buste dovrà offrire un'immagine coerente di voi e del vostro lavoro a clienti e fornitori.
La corporate identity
Nell'ambito comunicativo, la corporate identity, (immagine coordinata o corporate image) è, in pratica, l'identità visiva di un'impresa.
Per un'azienda che si vuole far conoscere, la prima impressione è importantissima; quindi è fondamentale, nel campo della comunicazione, lo studio dell'immagine coordinata.
L'immagine coordinata aziendale è un concetto che racchiude tutti gli aspetti di un'azienda: i prodotti e i servizi, l'esperienza, il modo in cui si comunica con la clientela e, naturalmente, l'identità visiva con la quale si esprime l'univocità dell'immagine aziendale.
Un marchio, un biglietto da visita, un colore, oppure la scelta grafica per un depliant, un sito web, un invito, una lettera, così come la personalizzazione grafica di un automezzo, di un'insegna, delle divise, dei gadget aziendali, sono tutti potenziali mezzi di comunicazione grafica. L'immagine istituzionale di un'azienda, di un'attività o l'organizzazione di un evento, sono spesso qualificate e valorizzate da questa identità visiva.
L'immagine coordinata è proprio l'elaborazione di una serie di elementi comunicativi coerenti e continuativi, al fine di un immediato riconoscimento e identificazione visiva. Nella corporate identity si determinano le regole grafiche legate alla riproduzione che devono poter essere applicate da tutti gli operatori e fruitori.
Attraverso l'immagine coordinata viene trasmesso, all'interno dell'organizzazione, quel senso di appartenenza in grado di consolidare lo "spirito" dell'impresa.
In altre parole, la corporate identity è la "carta d'identità" aziendale.
L'identità visiva, quindi, va curata in tutti i dettagli perché non perda di credibilità. Perciò è opportuno porre notevole cura alla stesura della corporate identity e verificare, periodicamente, le regole di utilizzo del marchio, effettuando eventuali modifiche e aggiornamenti. Questa deve avere identiche caratteristiche grafiche e veicolare lo stesso messaggio e i medesimi valori.
Per iniziare a costruire l'immagine coordinata di un'attività, il set degli elementi di base è costituito da: logo, carta intestata, busta e biglietto da visita. Molta importanza riveste il marchio, che deve, in maniera semplice e diretta, evocare efficacemente l'impresa nel suo complesso.
Il materiale cartaceo, il sito web, le brochure, gli oggetti vari e gli altri elementi pubblicitari devono avere, nell'immagine coordinata, il filo conduttore.
Oltre a questi ci sono ulteriori elementi che non vanno persi di vista, cioè gli elementi che illustrano l'attività e i principali prodotti dell'azienda e che, come già detto, devono seguire lo stesso filo logico e avere la stessa coerenza grafica.
Carte intestate, buste, biglietti da visita
La carta intestata aziendale (detta anche carta commerciale), usata per lettere, fatture, ordini, ecc., è il primo oggetto grafico dell'immagine dell'azienda e può diventare anche un importante veicolo pubblicitario. Su questa si riportano l'intestazione o il marchio, l'indirizzo, i recapiti telefonici e i dati fiscali e societari.
La carta più utilizzata per realizzarla è la uso mano, idonea per scrivere, fotocopiare o stampare con stampanti laser o a getto d'inchiostro. È meglio evitare la carta patinata. Il formato più comune è A4 e la grammatura scelta, in genere, è di 80-90 g. La stampa della struttura grafica può essere a un colore, a colori speciali o in quadricromia. Esistono anche carte "uso mano" di diverse composizioni e qualità, come la goffrata, la filigranata, la colorata, ecc.
La busta riporta anch'essa l'intestazione o il marchio e l'indirizzo. Questi possono essere stampati in alto, al centro o a sinistra, oppure sul retro. I formati più comuni sono 18x12 cm (per la piegatura a 4 della carta) e 23xll cm (per la piegatura a 3), con o senza finestra, e sono entrambi formati normalizzati per il servizio postale. Il biglietto da visita è uno stampato che riporta, come la carta intestata, il nome della persona o l'intestazione dell'azienda, il marchio, l'indirizzo con numeri di telefono, fax, cellulare, l'indirizzo del sito web e della posta elettronica. Le aziende possono produrre biglietti da visita generici e anche biglietti personalizzati con il nome del professionista, la sua funzione e i suoi recapiti telefonici.
Il formato classico è 85x55 mm (come le carte di credito), comodamente inseribile nelle tasche del portafogli. Non è raro trovare biglietti da visita impostati verticalmente. La stampa può essere a colori speciali o in quadricromia, oppure a secco e in rilievo, per dare un aspetto grafico particolarmente raffinato.
La carta utilizzata (patinata, goffrata, uso mano, colorata, ecc.) deve essere coordinata con la carta intestata e avere una grammatura sostenuta (250-350 g) per dare consistenza e resistenza all'oggetto.