Possiamo descrivere il procedimento di creazione di un prodotto stampato in tre momenti operativi: una fase di prestampa, la stampa vera e propria e l'assemblaggio o legatura) del documento.
Il termine prestampa comprende tutte le operazioni che precedono la stampa effettiva e inizia sulla stazione grafica dove è stato impaginato il documento da stampare.
Quando il grafico ha concluso l'impaginazione, produce una prima, bozza del lavoro con la stampante DTP per il controllo e la revisione.
Spesso provvede a farne più copie, perché in questa fase possono intervenire più figure professionali come l'autore, il redattore e il controllore di bozze. A controllo ultimato, si effettua la collazionatura, cioè si uniscono le varie correzioni su un'unica bozza da consegnare al grafico, che riporta le modifiche sul videoimpaginato e stampa una seconda bozza per il riscontro finale. Quando il documento è definitivo, si crea un file PDF ad alta qualità, detto esecutivo, che rispetti le specifiche del template di stampa, uno schema fornito dallo stampatore con tutte le caratteristiche tecniche a cui la pubblicazione deve uniformarsi per una corretta riuscita. A questo punto ci si rivolge a un service di fotoriproduzione che dispone a video, con un procedimento chiamato imposition, i file/pagina sul formato del foglio di stampa nella sequenza corretta.
Da qui si può procedere a una prova di stampa professionale, per verificare la qualità del lavoro. Se non si intende compiere questo controllo, è comunque opportuno far produrre al service la stampa di una simulazione della pubblicazione, detta cianografica, per verificare la corretta successione delle pagine e apportare eventuali modifiche suppletive.
Quando il committente approva la versione finale appone il timbro "visto, si stampi!" e la propria firma sull'ultima prova, perché si inizi la fase di stampa.
Nel caso di un limitato numero di copie, si può procedere con una stampa di tipo digitale, dove la pubblicazione è prodotta da una stampante a colori a tecnologia laser. Questa tecnica, però, non risulta conveniente nel caso di un elevato numero di copie.
In questo caso è più opportuno rivolgersi a una litografia. Sempre dal file esecutivo, si separano i colori e si produce una pellicola trasparente per ogni colore di stampa, detta impianto di fotolito (cliché di vecchia tecnologia, ma ancora necessario per alcune particolari procedure di stampa), oppure si sviluppano direttamente le lastre necessarie per la stampa offset.
Dopo la stampa, si passa in legatoria per l'assemblaggio dei fogli e la rilegatura della copertina.